sabato 12 febbraio 2022

Co-creare il nuovo

 Per vivere la nostra Espansione  riconoscendoci nel Corpo Spirituale dobbiamo comprendere e armonizzare il tema dell’Anima  e  per sintonizzarci nelle frequenze del Corpo Spirituale dobbiamo sentire, vivere e aver  trasmutato in noi il bisogno dell’intera Umanità. E’ in questa  Consapevolezza che possiamo comprendere la missione che le nostre Anime hanno scelto di vivere nella  nostra vita: riconoscerci nella Luce,   ritrovando la nostra Innocenza, nella quale riconosciamo ogni altro noi in noi e vivendo nella Purezza in cui Tutto è Divino.                                                                   

Il buio esiste solo come effetto della lontananza dalla Luce e ha le sue origini spirituali nella separazione dell’uomo da Dio.
Nella Luce, Uno, Divino in noi, tutto può essere solo Luce.                      Quando ci apriamo alla dimensione della Luce  e viviamo l’altro come parte di noi  possiamo comprendere che tutti i nostri sintomi, tutti i nostri problemi, tutto ciò che stiamo affrontando nelle innumerevoli difficoltà della vita, è parte di quell’esperienza necessaria a riconoscere ciò che siamo oltre lo spazio-tempo.    
Tutto ciò che ancora oggi sperimentiamo nel dolore, in tutte le malattie, nelle incomprensioni, negli incidenti, nelle  crisi matrimoniali, nei molteplici disagi comportamentali, emozionali e spirituali,  è manifestazione di ciò che viviamo nella materia scissa dallo Spirito

Il senso più profondo della vita è comprendere il cammino spirituale dell'Anima nella ricerca dell'Unità.

Dobbiamo curare in noi ogni antica feritasentirci profondamente amati oltre la dimensione materiale,  vivere nella capacità di amare ogni altro in noi, accogliendo e superando tutto ciò che ci separa nel nostro stesso limite, per essere testimoni del nuovo che possiamo vivere nella Connessione Spirito-Materia. E’ nel sentire profondamente il bisogno della nostra Anima  che possiamo imparare ad andare oltre noi stessi, attingendo alla Fonte nella Connessione,  per nutrirci di quell’Amore che può permetterci di  accogliere il bisogno dell’altro, riconoscendolo in noi e vivendolo come il nostro stesso bisogno.





Sono  sette i passaggi fondamentali che possono permetterci di attivarci in responsabilità nel nostro essere co-creatori
1) ACCETTAZIONE
Il primo pensiero che dobbiamo innanzitutto assumere è che ciò che stiamo vivendo è esattamente il giusto per noi perché risponde alla necessità dell’Anima.
Possiamo correttamente pensare
Sto vivendo questa situazione perché il mio campo vibrazionale l’ha attratta.
Quindi riconosco che l’emozione che nasce in risposta a questo evento  è ciò che devo riarmonizzare in me.
2) ASCOLTARE
Cosa sento?
E’ importante riconoscere l’emozione che viviamo.
Le nostre emozioni sono la naturale risposta agli eventi della vita.
Non dobbiamo quindi rinnegarle! Quando ci viene negata la possibilità di esprimere ciò che sentiamo creiamo una ancor più profonda disarmonia nel corpo emotivo.
3) ASSUMERE  LA RESPONSABILITÀ DI CIÒ CHE SENTIAMO
Abbiamo già compreso l’importanza di ciò che creiamo con il nostro sentire, con lo spazio che diamo a certe emozioni e l’importanza del tipo di energia che alimentiamo con i nostri pensieri.
Possiamo anche verificare se lo stato emotivo che stiamo vivendo ritorna spesso nella nostra vita…Questo ci permetterà di credere ancor più che questo sentire ci appartiene. E se ci appartiene possiamo assumercene la responsabilità..
Per un lunghissimo tempo abbiamo creduto di essere in una situazione di ineluttabilità rispetto agli eventi più drammatici sperimentati nella nostra vita. In questa ottica ci siamo sempre identificati nel ruolo della vittima, cioè di colui che subisce o che riceve danno. In realtà ormai abbiamo visto che le emozioni che stiamo vivendo nello specchio di quell’evento particolare nella nostra vita, sono parte di quel bagaglio che ci appartiene nella nostra memoria ancestrale. Ciò che abbiamo ereditato nel ruolo è talmente nostro da essere per noi totalmente invisibile ed è per questo che la nostra risposta naturale è quella di attribuire agli agenti esterni la responsabilità di ciò che stiamo vivendo. Anche in questo caso viviamo la separazione, non riconoscendoci nel tutto che ci appartiene.
Voglio tornare all’esempio già in parte visto nei capitoli precedenti Immaginiamo di scoprire che la persona a cui siamo stati più profondamente legati ci tradisce. Proprio quell’uomo o quella donna  che più abbiamo amato e nella quale abbiamo più riposto la nostra Fiducia, ha rotto quell’unità che rappresentava la più grande certezza nella nostra vita.  Anche io ho personalmente vissuto questa esperienza, ma la consapevolezza acquisita nel superare altri profondi traumi nella mia vita, mi ha permesso di  non rimanere ancora una volta nella condizione dell’essere vittima e di assumere un atteggiamento “attivo” rispetto alla situazione che stavo vivendo.                                                                                        
Ecco come possiamo porci in risposta a questa esperienza dolorosa:
Situazione oggettiva: Mio marito ha una relazione con un’altra donna e quindi sono in uno stato di forte sofferenza… 
1) Accetto che se mi trovo in questa situazione, significa che questa esperienza mi è necessaria per poter evolvere …
2) Ascolto ciò che vivo a livello emotivo:
Mi sento arrabbiata, delusa, angosciata.
3) Mi assumo la responsabilità di ciò che sto attraendo
Cosa penso insieme a questo che sento?
Mi ha tradita, mi ha abbandonata
Se però mi assumo la responsabilità di ciò che sto vivendo, posso anche dire
Non mi sento amata
E posso riconoscere che molto probabilmente anche questo pensiero che spesso ritorna nella mia vita mi appartiene, probabilmente proprio perché è un messaggio- base che mi accompagna dall’infanzia. 
Questo significa che io ho attratto questa esperienza proprio per guarire quanto mi accompagna da sempre a livello vibrazionale. 
In questo modo devo poter spostare l’attenzione da ciò che fa ”l’altro”, mio marito, a  ciò che è in me, nel mio DNA psicogenetico. Se mi assumo la piena responsabilità delle emozioni che si restimolano in me proprio nello specchio della relazione, posso comprendere che  “l’altro” è lo specchio meraviglioso che la mia Anima ha cercato affinchè io potessi risanare l’antica ferita.
Tutto può guarire se siamo disposti a guarirlo in noi, assumendoci la totale responsabilità del nostro vissuto, riconoscendo quei ruoli che ancora viviamo perché ancora agiscono in noi impulsi autodistruttivi (spesso nascosti nel "non ce la faccio”) che limitano la nostra possibilità di evolvere e di gioire nell' Espansione nel piano dello Spirito.

Ora che abbiamo assunto il giusto atteggiamento rispetto alla circostanza possiamo

4) ESPRIMERE                                                                                             Non abbiamo più bisogno di farlo scaricando sugli altri il nostro sentire, ma possiamo vivere la nostra emozione prendendoci tutto il tempo che ci è necessario per ritrovare quella  serenità interiore che nasce nell’accettare che questa esperienza ci appartiene nel tema dell’Anima.. Successivamente,   possiamo attivarci per accogliere quel bisogno che oggi siamo in grado di riconoscere. Solo quando abbiamo riportato armonia nel nostro sentire possiamo comunicare all'altro il nostro pensiero, in modo pacato e non rancoroso, al fine di trovare un punto d'incontro nella comunicazione e nei fatti. Il nostro modo di comunicare potrà trasformarsi, il soggetto non sarà più l'atro , ma noi stessi...  Nel nostro esempio non diremo più  "Mi tradisci, sei un vigliacco...",  ma, ritrovata la nostra serenità profonda nell'accettazione di quanto noi abbiamo attratto.., "Mi sento trascurata, sto molto soffrendo per questo...cosa succede? Come possiamo migliorare il nostro rapporto? "                                               


5)ARMONIZZARE                                                                                          Nella Luce anche il nostro carnefice esiste solo come Luce
Nella Luce posso scegliere  di nutrire la mia e la nostra parte divina  nella quale siamo unità oltre tutto ciò che appare nei ruoli della materia, per poter ricreare l’Uno che è stato diviso.                                                                      Non abbiamo più bisogno di rimanere nell’autocommiserazione  se abbiamo la consapevolezza che stiamo vivendo l’Esperienza che ci è necessaria ed è importante ricordare che  è fondamentale lavorare per trasmutare l’energia congesta associata alle emozioni che viviamo. 
Non serve a nulla cercare di rimanere nel pensiero positivo e “magico” se la realtà che viviamo a livello vibrazionale ha ancora bisogno di essere armonizzata. Lavorando su noi stessi con le tecniche proposte in questo libro, possiamo risanare il nostro bambino interiore ferito e possiamo guarire le memorie ancestrali responsabili di tutto ciò che si sta mostrando nello specchio della vita. Il lavoro vibrazionale non ha limiti spazio/temporali, quindi possiamo attivarci per armonizzare anche quanto ha disturbato profondamente il campo relazionale con il nostro partner.
Le persone che hanno imparato ad attivarsi con il lavoro vibrazionale possono rimanere ferme nell’Intenzione di sintonizzare il corpo fisico ed emotivo nelle frequenze più elevate del Corpo Spirituale. Il nostro Pensiero nella connessione Spirito-Materia  può parlare al Corpo Emotivo e trasformare il dolore in Amore e Luce.  
Dio ci ha donato il libero arbitrio. In ogni momento possiamo scegliere su quale piano vogliamo vivere la nostra esperienza, ma non potremo mai vivere la Gioia sino a quando questa Gioia non sarà la Gioia delle nostre Anime  che vibrano nell’Uno nel Corpo Spirituale.                                        
Siamo Luce, siamo Divini, quando riusciamo a spezzare la catena del vecchio sistema di credenze  nella Consapevolezza di ciò che siamo nel Pensiero. 
Possiamo imparare a riconoscere e ad ascoltare  il movimento dell’Anima nell’accogliere in noi ciò che la vita ci porta, senza più cercare di “controllare” gli eventi, ma lasciandoci guidare da lei che sa cos'e' importante per se stessa e per raggiungere il suo obiettivo così grande e immenso, che è portarci a vivere l’AMORE INCONDIZIONATO.

Siamo Luce, siamo Divini e possiamo vivere la nostra rinascita sulla terra, se riusciamo a spezzare la catena del vecchio sistema di credenze nel quale ci identifichiamo solo nel nostro aspetto materiale. 


Attraverso un adeguato lavoro vibrazionale oggi possiamo sintonizzarci nella frequenze della V Dimensione, superando tutto ciò che ancora alimenta l’opposizione e la separazione e accogliendo la realtà materiale nella profonda Connessione Spirito-Materia

                       
6) SOSPENDERE IL GIUDIZIO                                                                    
Quando impariamo a riconoscere i ruoli che ancora stiamo vivendo comprendiamo che l’Esperienza che stiamo vivendo è specchio indispensabile per la nostra Consapevolezza.                                                  E’ in questo nuovo atteggiamento che impariamo ad essere spettatori nell’Esperienza che stiamo vivendo per poter riconoscere  quelle parti di noi che dobbiamo ancora accogliere per amare noi stessi e gli altri in modo incondizionato.                                                                                                Nel momento in cui ci assumiamo la responsabilità di ciò che stiamo vivendo,  creiamo il presupposto per vivere il superamento dei limiti che ci mantenevano in un vecchio ruolo.
Se rimaniamo fermi nella consapevolezza di ciò che siamo nella Luce, possiamo trasmutare il buio che ancora abbiamo attratto, possiamo riportare nell’UNO ciò che nella materia stiamo ancora sperimentando nei suoi aspetti separati.                                                                                    L’Esperienza è il palcoscenico nel quale l’Anima mette in scena quelle parti che ancora dobbiamo riconoscere in noi, per superare quei limiti che ancora viviamo nel cogliere la realtà solo nei suoi aspetti separati e per arrivare  a riconoscerci nell’Uno che siamo.

7) TRASMUTARE IL BUIO IN LUCE
Oggi possiamo comprendere chi siamo  nella nostra PUREZZA, nell’UNO, in cui tutto vibra  nelle frequenze più elevate nelle quali tutto è solo BENE.                                                                                                                Tutto ciò che viviamo è il risultato di ciò che nella Dimensione nella quale siamo sintonizzati si sta autoreplicando.
Possiamo oggi essere  testimoni  nella nostra vita della nostra Natura Divina,  diventando  Pensiero Vivente capace di creare  ogni giorno la realtà dell’AMORE.                                                                                                    Non siamo più vittime o persecutori,  se scegliamo di lasciare la dialettica dell’opposizione io-tu e comprendiamo come la realtà che attraiamo è solo quella realtà che noi stessi creiamo continuando a mantenere il nostro giudizio verso ciò che consideriamo solo nel suo aspetto separato.
Quando ci sintonizziamo nelle frequenze più elevate, nelle frequenze divine in cui il pensiero è Pensiero illuminato e vibriamo nell’Unità di Spirito e Materia, capiamo  che tutto ciò che abbiamo vissuto nel nostro lungo viaggio, nella sofferenza replicata nei vari ruoli che si sono ripetuti nelle diverse generazioni, rappresentava l’Esperienza necessaria a comprendere che siamo profondamente connessi a ogni altro essere vivente e  che esiste per tutti la possibilità di vivere  Gioia, Armonia e Amore, Condivisione, Solidarietà e  Pace.
Non esiste vittima se riusciamo a vedere nel nostro persecutore il suo potenziale di Luce. Possiamo  scegliere di poter ricreare l’Uno che è stato diviso nutrendo nella materia la nostra parte divina, assumendo il nuovo Pensiero:                   

Nella consapevolezza dell’esistenza del bene e del male scelgo di rimanere sintonizzato nel bene.                                                                                   Qualunque cosa io stia vivendo ora, riconosco che proprio questa  esperienza è ciò che la mia Anima ha creato per permettermi oggi di fare quel salto necessario a  sintonizzarmi nelle frequenze del  Corpo di Luce, per riconoscermi Unità di Corpo- Anima- Spirito.                              

Siamo membra che hanno bisogno di riconoscersi in unico Corpo per rinnovare l’atto creativo,  il Pensiero Vivente che siamo nel disegno perfetto della Luce. Ci sono infinite dimensioni nelle quali noi possiamo sperimentare la Luce nella sua piena espansione, infinite dimensioni nelle quali tutto è solo Bene, Amore, Armonia.




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